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Covid 19: Minoranza divisa sulla gestione della crisi

A tenere banco tra le fila della minoranza è la gestione Covid fin qui messa in atto dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Nisi. Abbiamo chiesto ai due gruppi che occupano i banchi dell’opposizione in Consiglio un parere sull’argomento, ottenendo pareri nettamente contrastanti.

"Noci Officina Civica" ha sottolineato la capacità dell’Amministrazione di adeguarsi ai numerosi Decreti emanati dal Governo: "La valutazione sull’Amministrazione va data sulla capacità di adeguarsi con le risorse territoriali a disposizione. Crediamo sia stato fatto a livello amministrativo come a livello di altri organi socio-sanitari ed associativi, ricordando che i margini di manovra concessi ai Comuni erano pochi. Pensiamo che Noci ha risposto bene nel suo complesso". Dunque una valutazione positiva quella indicata da Conforti e D’Ambruoso, che tuttavia hanno manifestato l’auspicio che con il nuovo anno non vengano abbandonate le categorie messe maggiormente in difficoltà dalla pandemia: "Ci auguriamo che l'Amministrazione possa porre attenzione alle famiglie e a tutte quelle attività come barbieri, parrucchieri, estetisti, bar, ristoranti, alberghi, palestre, sale da ballo, musica e spettacolo che più sono stati colpiti dall’impatto economico del Covid".

Di tutt’altro avviso il gruppo "Insieme Noci" (composto da D’Aprile, Mansueto, Miccolis, Morea): "Non ci siamo. Al netto della straordinarietà di questa pandemia, la gestione locale dell’emergenza lascia desiderare. Lo affermiamo senza intento polemico, ma solo per constatazione dei fatti». A pesare sul parere del gruppo le numerose ordinanze del Sindaco, definite un insieme di contraddizioni che «sommate ai reiterati decreti governativi e alle inefficienze del sistema di cura e prevenzione gestito dalla Regione Puglia, ha generato nella popolazione disorientamento, spesso incredulità per aspetti paradossali delle decisioni, forti squilibri tra categorie economiche, enormi preoccupazioni per le conseguenze sulla tenuta del sistema paese". A ciò si aggiungerebbe il mancato coinvolgimento da parte della maggioranza delle forze di minoranza: "Avremmo tranquillamente detto la nostra, ad esempio, sulla chiusura anticipata della scuola. Serve un coinvolgimento concreto del Consiglio comunale e delle forze politiche. Non c’è mai stato un confronto aperto, costruttivo, mai un invito a manifestare idee e progetti finalizzati a alleviare il disagio della popolazione. Consiglio e consiglieri relegati a ruolo passivo. Noi dai banchi della minoranza dichiariamo la disponibilità a collaborare con la maggioranza e la Giunta. Serve anche al Primo Cittadino dotarsi del confronto più ampio, che lo rafforzerebbe sul piano decisionale".

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